di Giorgio Bicocchi
L’apice del campionato 1963-1964, con Cei in porta e Juan Carlos Lorenzo stratega dalla panchina, la Lazio lo raggiunse il giorno dopo l’avvento della primavera. Tre gol in casa della Juve di Sivori, tutto semplicemente perfetto. Segnarono Landoni, Maraschi e Morrone: si andò al riposo sullo 0 a 3, con la Juve stordita e quasi mai in partita ed una Lazio scintillante, capace di rendersi pericolosa non appena si avvicinava alla porta difesa allora da Anzolin.
Fu dunque a Torino che Lorenzo visse una delle più belle pagine della sua esperienza Laziale, schierando una Lazio compatta, corta e veloce. Governato disegno’ le solite trame ariose, Carosi fu la diga insuperabile. E, in avanti, il gaucho Morrone (nella foto con l’amico di sempre Carosi), scambiandosi sovente posizione con Maraschi e Galli, mando’ in tilt la difesa juventina.
Una vittoria, anzi un trionfo storico. Tre gol a Torino, davanti all’inebetita Juve, allenata da Monzeglio. Ovvio, a cinquantuno anni di distanza, ricordarsi di quell’impresa.