di Giorgio Bicocchi
Nel marzo del ’62, quando, al Flaminio, l’arbitro Rigato non concesse alla Lazio un gol buonissimo, ritenendo che la palla, realmente entrata, non avesse gonfiato la rete (era uscita da un buco presente nelle maglie della rete), nessuno insorse. Alla fine di quella stagione la Lazio, che in quegli anni Sessanta sarebbe diventata una squadra-ascensore, salendo e scendendo nella serie cadetta, non venne promossa (proprio per un punto), lasciando la gioia della serie A proprio al Napoli.
Giova ricordare l’episodio alla luce di quanto accaduto in Bundesliga nel week-end appena trascorso: un gol del Bayer Leverkusen in casa dell’Hoffenheim concesso dalla terna arbitrale, nonostante la palla, scagliata fuori, fosse entrata in rete solo da un buco laterale. Oggi, a diverse ore di distanza dal ‘fattaccio’, la Federcalcio tedesca e’ orientata a far ripetere la gara. Quantomeno a farla riprendere dal momento del non-gol tramutato in rete decisiva.
Per la Lazio, cinquantuno anni fa, nessuno insorse e in pochi gridarono allo scandalo. Il risultato resto’ quello decretato dall’arbitro. Una serie A legittima sfumo’ per una colossale topica arbitrale.
Precursori in tutto, spesso al contrario. La Lazio, sul malgrado, e’ anche questa.