di Giorgio Bicocchi
Pecunia non olet: i latini, come al solito, avevano indicato la strada al mondo che si sarebbe evoluto. “Il denaro non ha odore”: figurarsi se è destinato a sorreggere discipline sportive che, dalla tv e dai media, reclamano (spesso invano) meritate attenzioni.
L’idea venne sedici anni fa a Massimiliano Ricciardi, dentista come il papà, Mario, per anni Totem assoluto della Lazio Rugby, il “quindici” piu’ vecchio della palla ovale italiana. Jessica Rizzo, pornostar, nella stagione 1997-98 sponsorizzò infatti la formazione Laziale, che allora – come oggi – si esibiva all’Acquacetosa. In queste ultime stagioni la Lazio Rugby, grazie all’abbinamento con la famiglia Mantovani, è gradualmente diventata società solidissima, mai a rischio con i bilanci zavorrati dai debiti, presenza importante del Torneo Eccellenza, a braccetto con le signore del Nord. Allora, quindici anni fa, la situazione era oggettivamente differente: la squadra militava in serie B e una sponsorizzazione – sia pure con la regina del porno – voleva significare bei soldi. Quanti? Sessanta milioni di vecchie lire, utili per le pagarsi le trasferte e le spese vive.
La notizia fece il giro del mondo, come testimoniato dall’articolo del Daily News dell’ottobre del ’97, recuperato dal Centro Studi. Fu, da quel punto di vista, una eccellente operazione mediatica. Il “brand” Lazio varco’ la Manica e le Alpi perché pure l’”Equipe” dedico’ al perfezionamento di quella operazione commerciale un significativo approfondimento.
Sulle maglie dei colossi della Lazio Rugby comparve così il riferimento ad una carta di credito, riferita alla Rizzo, con la quale si poteva accedere a sexi-shop, club privèè, crociere del sesso. Tutto faceva brodo, a quei tempi, per combattere la crisi economica di uno sport che, ancora oggi, registra sovente – per via di soldi che mancano – defezioni importanti. In uno sport di colossi, contraddistinto da un “machismo” esasperato, fece la propria comparsa la regina dell’hard. La Lazio Rugby non battè ciglio: ratificò l’accordo, abbinò il proprio nome a Jessica Rizzo. Finendo inevitabilmente per fare notizia. Tramandando alla storia uno sponsor davvero singolare.
Fonte: Daily News