di Giorgio Bicocchi
C’è chi con il Liverpool perse in casa, smarrendo sul più bello (ma la consuetudine e’ storica…) l’approdo verso la gloria, chi, al contrario, in casa dei ‘reds’ , nel fortino di Anfield, vinse e convinse. Accadde, esattamente dodici anni fa, nel primo pre-campionato della banda-Mancini, alla nostra Lazio.
Che sali’ a Liverpool un po’ preoccupata dalla situazione societaria e debitoria, con l’iscrizione al campionato ancora nebulosa, con Cragnotti che di li’ ad un mese esatto avrebbe ceduto alle milanesi, all’ultimo gong di mercato, sia Nesta che Crespo, ovvero i giocatori più bravi della difesa e dell’attacco.
Quella squadra, però, avrebbe dimostrato tempra, classe e doti da vendere. Sarebbe arrivata quarta in campionato – in testa alla graduatoria fino a quasi Natale, sciorinando calcio eccellente – timbrando pure la semifinale di Coppa UEFA, fermata solo dal Porto di Mourinho.
Insomma, già in estate la Lazio di Mancini aveva rappresentato ciò di cui sarebbe stata capace. Una dimostrazione si ebbe – eccome – quel pomeriggio del 30 luglio 2002. Quasi quarantacinquemila spettatori stipati ad Anfield, con i ‘reds’ , allora allenati dal tecnico francese Houllier, schiantati, più di quanto dica il punteggio, da quella Lazio. Vittoria (legittima) per uno a zero, maturata, grazie ad un gol di Cesar (nella foto), alla fine di un primo tempo condotto a ritmo tambureggiante, con gli spettatori inglesi increduli davanti ad una squadra italiana salita nel loro tempio calcistico a dettare legge.
Vero anche e’ che Mancini, quel pomeriggio, poté schierare, oggettivamente, una super-Lazio, uno degli ultimi regali di Sergio Cragnotti. In porta c’era Marchegiani, difesa a quattro composta da Pancaro, Stam, Couto e Favalli. Centrocampo estremamente tecnico con Fiore, Stankovic, Liverani e Cesar. Attacco atomico con Crespo e Lopez. A conferma dell’incredibile parco-giocatori a disposizione del ‘Mancio’ basta snocciolare i nomi di coloro che, nella ripresa, subentrarono: Negro, Nesta, Inzaghi, Giannichedda.
Re ad Anfield, corsari a Liverpool: ci sono Lazio che, nella storia, incantarono anche d’estate.