Galileo, Virgilio e Tullio: ecco i nomi con i quali venne iscritto all’anagrafe Massa, uno dei nove fondatori della Lazio. Vide la luce l’undici settembre del 1992: fu l’ultimo fondatore ad andarsene. Morì infatti a novant’anni, due anni prima dello scudetto della Lazio targato Maestrelli e Chinaglia. Nel settembre del 1909 contrasse matrimonio con Anna Tobia.
Il padre si chiamava Antonio. Nuotatore, giocatore di pallanuoto, con un rispetto sacro per le regole se è vero che diventò pure arbitro di nuoto.
Una figura a cui tutto il Centro Studi è romanticamente legato. Fummo proprio noi, infatti, un anno fa, recuperando una vecchia copia de “La Stampa Sportiva” che lo ritraeva, a dargli un volto, dopo che decenni storiografi e appassionati di Lazio si erano chiesti (invano) come fossero le sue fattezze. Un tributo che gli dovevamo.