Finalmente. Finalmente il popolo Laziale ha l’ultima lapide cui rendere omaggio nel ricordo di quanto nove ragazzi romani crearono in quel mattino di gennaio vicino le sponde del Tevere. Quella di Giacomo (Bigiarelli, ovviamente). L’ultimo dei Fondatori rintracciato dal Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento. Il più controverso, litigioso, inafferrabile. Al punto di farci pensare che si, quel pizzico di anima nera di popolo un pò maledetto, derivi da quel suo carattere picaresco e controverso. Forse in questo non gli rendiamo giustizia ma dopo averlo rincorso per anni in lungo ed in largo in Europa e nel continente americano, in interminabili e silenziose notti di ricerca, in migliaia di documenti spulciati con occhi arrossati, un pò, affettuosamente, pensiamo di potercelo permettere. Lo scorso anno individuammo l’ottava sepoltura dei “nove del nove gennaio”, quella del “sudafricano” Alberto Mesones, di cui quel quasi centenario conoscente ci parlò al telefono, ultimo in vita, probabilmente, ad aver conosciuto un Fondatore. Regaliamo ai Laziali la possibilità di pregare, deporre un fiore, portare un saluto, un ringraziamento a Giacomo, a Montreal. Nel Cimitero Monumentale di Notre Dame Des Neiges. Il numero della tomba è 710, …con dentro un immancabile quanto provocatorio “settantuno”, quindi. Vi guarderà con fare enigmatico, con la sua cicatrice sulla guancia, dalla sua foto sormontata dall’aquila della Polisportiva e dai (tra gli altri) suoi nomi: il primo e vero e l’ultimo, quello canadese Ti abbiamo trovato e legato per sempre a noi Laziali, Giacomo. Non sappiamo se la cosa ti faccia piacere o meno. Libero e sfuggente come hai vissuto. Forse no o forse invece si, considerando la probabile mestizia dei giorni in cui terminasti, solo, in Canada la tua esistenza. Forse si. Forse no. Perchè quasi nulla, con te, Giacomo, è certo. Ma da ora niente più oblìo. Finalmente.