di Giorgio Bicocchi
Ricci, Pagliani, Mariani e Bitetti, orgogliosamente in piedi nella foto acclusa, risalente ai primi del ‘900, puntualmente recuperata dal Centro Studi. Raffigura quattro tra i pionieri Laziali più versatili. E più vincenti, tenuto conto delle decine di competizioni – tra svariate discipline – che li videro indiscussi protagonisti. La particolarità della foto, se volete?
I pantaloncini, neri con le stelle bianche posizionate sulla banda laterale: un riscontro chiarissimo ed inequivocabile nella muta di Olindo Bitetti, l’ultimo a destra. Eppure nella proverbiale sua agenda, presentata già da qualche settimana dal Centro Studi, Luigi Bigiarelli – la Lazio doveva ancora vedere la luce – perorava una diversa opzione. Leggete quanto scriveva il maggiore dei Bigiarelli, il 5 agosto 1899 (è l’altro documento storico allegato a questo articolo): “Decisi con i miei compagni di farsi tutti le mutandine uguali, bianche con una strisca nera e sul fianco sinistro le iniziali della società LN”.
Che, per i riscontri dell’epoca, stavano per Liberi Nantes, l’epilogo sportivo a cui Bigiarelli – assieme ad altri compagni che, con lui, risalivano il Tevere a nuoto in un contesto di universale olimpismo – pensava prima di dare vita, su una panchina di Piazza della Libertà, all’ideale-Lazio.
Un’idea – quella della composizione della divisa sociale di quel nuovo sodalizio – che, il giorno dopo, il 6 agosto 1899, Luigi Bigiarelli, come documentato, pensò di ribadire. Direttamente dalla sua agenda, si legge infatti che: “Avendo preso parte ai cimenti invernali convenimmo di mettere per distintivo una stelletta bianca sul fianco destro della striscia nera per ogni cimento”.
Una sorta di segno di attenzione per indicare chi fosse, tra tanti, l’atleta più bravo, più completo e magari più vincente. I nostri pionieri, in fondo – le ricostruzioni, d’altronde, indicano questo – erano estremamente vanitosi.
Una volta evaporato il sogno di fondare una società ufficiale, la Liberi Nantes appunto, optando per dare vita – assieme ad altri otto fondatori – alla Lazio, ecco che i colori dei pantaloncini mutano, come la foto rappresenta. Dunque, furono i pantaloncini neri ad assistere alle prime prestazioni degli atleti della Lazio impegnati in gare di podismo, ciclismo e football. Neri, con le stelle su un fianco: come Olindo Bitetti, fiero come sempre, nella foto allegata dei primi del ‘900, ci ha lasciato in eredità.