Luciano Re Cecconi è nel cuore di tutti i Laziali.
Per la sua immagine semplice e genuina, per il suo modo imperioso di stare in campo e di interpretare il rivoluzionario gioco della Lazio più cara ai tifosi, per la sua incredibile e tragica fine.
Luciano è nell’Olimpo degli Eroi Laziali e la Fondazione Gabriele Sandri ha voluto rendergli omaggio organizzando la mostra “Cecco, Papà”.
Il Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento ha avuto l’onore di partecipare all’evento, esponendo alcune immagini inedite di Cecco e donando alla Fondazione un trittico materico su tela creato per l’occasione: “il Re”, il suo titolo.
Il 13 giugno 2011 le sensazioni sono molto forti: Gabbo, Luciano e Piazza della Libertà, un insieme eccezionale di emozioni per i tifosi laziali, che accorrono numerosi.
La sede della Fondazione diventa per l’occasione un piccolo museo dedicato a Re Cecconi: le foto, le maglie che il figlio Stefano custodisce gelosamente ed una serie di oggetti da collezione accendono la passione.
Il caldo è impietoso, ma le commoventi parole di Stefano Re Cecconi e di Sandro Di Loreto (autori del meraviglioso libro “Lui era mio papà”) ne attenuano gli effetti. Con la sobrietà che contraddistingue i valori ei nostri colori sociali, seguono poi gli interventi del Presidente Generale della Società Sportiva Lazio, Antonio Buccioni, di Giancarlo Governi e di Maurizio Martucci. Chiude Giorgio Sandri, visibilmente commosso.
Una giornata di ricordo che rispecchia fedelmente il motto della Fondazione Sandri e che rappresenta l’essenza del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento: “Il futuro della memoria”.
Ricordare ancora una volta il nostro Cecco è stato un dovere ed un onore.