L’Almanacco Illustrato del Calcio 2016 edito dalla Panini Spa, nella Sezione dedicata alle 20 squadre della Serie A, contiene numerose incongruità ed inesattezze storiografiche concernenti il Campionato di Prima Categoria 1914/15, così come chiaramente è dato evincersi dalla seguente analisi comparata dei club coinvolti nelle fasi finali interrotte dal primo conflitto mondiale.
- Storia del Genoa (pagina 82). 1914/15: Campione d’Italia (testuale).
L’errore: non viene menzionato che il Girone Finale dell’Italia Settentrionale fu interrotto per cause belliche e che i rossoblu ottennero il tricolore con una delibera postbellica della Figc. - Storia dell’Inter (pagina 90). 1914/15: 1° nel Gruppo E e nel Girone D delle semifinali Alta Italia, 2° nel Girone Finale interrotto causa guerra (testuale).
L’errore: non viene specificato che il Girone Finale era solo quello relativo all’Italia Settentrionale. - Storia della Lazio (pagina 98). 1914/15: 2° nel Girone Laziale del Campionato Italiano, poi sospeso per cause belliche (testuale).
L’errore: non viene riportato che la Lazio era prima nel Girone Finale dell’Italia Centrale (mentre nella Storia della Roma, a pagina 114, viene puntualmente evidenziato come il Roman, antenato dei giallorossi, fosse secondo nel Girone Finale dell’Italia Centrale) e che la stessa non disputò la finalissima nazionale per l’insorgenza del conflitto mondiale (come viceversa indebitamente indicato nella Storia del Napoli). - Storia del Milan (pagina 102). 1914/15: 1° nel Gruppo D Alta Italia, 1° nel Girone B delle semifinali, 4° nel Girone Finale (testuale).
L’errore: anche in questo caso non viene specificato che il Girone Finale era solo quello relativo all’Italia Settentrionale. - Storia del Napoli (pagina 106). 1914/15: Internazionale 1° e Naples 2° nel Girone Centro-Sud. Finalissima non disputata a causa della guerra (testuale).
L’errore: si riporta che le due squadre napoletane sarebbero arrivate rispettivamente prima e seconda nel Centro-Sud, mentre le stesse disputarono esclusivamente il solo derby partenopeo d’andata (vinto dall’Internazionale di Napoli), non giocarono alcun’altra partita perché nell’Italia Meridionale non esistevano altre squadre di prima categoria e men che meno conquistarono il diritto a disputare alcuna finalissima. - Storia del Torino (pagina 126). 1914/15: 1° nel Gruppo B, 1° nel Girone C semifinali, 2° nel Girone Finale Italia Settentrionale (testuale).
L’errore: si omette la sospensione del campionato per l’insorgenza bellica, con i granata ancora in competizione con il Genoa per il primato settentrionale.
La Lazio a tutt’oggi risulta l’unica società sportiva ad esser stata eretta in Ente Morale, altresì, in quanto tale attribuzione le fu conferita con Regio Decreto n° 907/1921 per volontà dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione On. Benedetto Croce.
Tale importante e prestigioso riconoscimento fu concesso alla prima squadra della capitale poiché i dirigenti dell’epoca decisero di trasformare i propri campi da gioco in orti di guerra allo scopo di sfamare la popolazione romana durante la prima guerra mondiale. L’Almanacco Panini, tuttavia, omette in toto tale importantissima circostanza, che peraltro pochi anni dopo consenti al Gen. Giorgio Vaccaro di poter giuridicamente preservare la Lazio dalla fusione imposta alle altre società calcistiche capitoline per consentire la fondazione della Roma.
In attesa che la Figc formalizzi la nomina della Commissione Federale onde procedere al riesame delle complesse vicende che caratterizzarono il Campionato di Prima Categoria 1914/15 ed optare per l’attribuzione ex aequo di quel tricolore, conseguentemente, la Consulta Biancazzurra ha chiesto ufficialmente la Panini Spa di voler apportare le necessarie rettifiche ed i dovuti correttivi sopra evidenziati, con ciò rendendo onore, oggettività e merito al proprio blasone storiografico, alla Storia della Lazio ed agli effettivi accadimenti all’epoca susseguitisi nell’ambito della competizione calcistica nazionale.
LA CONSULTA BIANCAZZURRA
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