di Giorgio Bicocchi
Il 27 novembre 1948, poche ore prima di partire per la trasferta di Livorno, la Lazio venne accolta in Vaticano da Papa Pio XII. E’ la prima delle due foto che il Centro Studi – in queste ore dedicate all’attesa per il Natale – presenta. La seconda istantanea, invece, raffigura un’altra visita della Lazio in Vaticano: risale al 26 settembre 1959 e stavolta il Pontefice che incontra la delegazione Laziale è Papa Giovanni XXIII.
Riavvolgiamo il nastro perché in entrambe le foto i vecchi appassionati di Lazio si divertiranno a individuare i protagonisti di un tempo della nostra casacca. Quando Pio XII accoglie la Lazio, nel novembre 1948, la squadra ha appena battuto il Bologna per 8 a 2, dando un calcio ad una crisi profonda. Pensate: una sola vittoria (quella contro i rossoblù) ottenuta dopo dieci, lunghissimi turni di astinenza. Nella foto si riconoscono in basso la sagoma di Leandro Remondini, poi, di profilo, con lo sguardo rivolto verso il Pontefice, il grande Aldo Puccinelli. Proprio sotto la veste bianca del Papa ecco Uber Gradella. Proseguendo – è il terz’ultimo da sinistra – c’è Romolo Alzani.
In piedi sono invece Flacco Flamini, impettito nel completo scuro. Dopo Flacco ecco Umberto Lombardini, col suo fisico da Superman. C’è poi Penzo (goleador al termine di quella annata, poco fortunata, oggettivamente, sul piano dei risultati), Gualtieri, sorridente e sempre alla mano. Dopo Pio XII si sporge Checco Antonazzi, il grande difensore della Lazio degli Anni Cinquanta. Dopo di lui ecco Magrini, il jolly del centrocampo di quelle Lazio.
Cinque anni dopo, rieccoci in Vaticano. Nel settembre dell’anno precedente la Lazio aveva messo in bacheca il primo trofeo della sua storia: la Coppa Italia. E proprio un artefice di quel prodigio è in piedi davanti a Papa Giovanni XXIII: si tratta di Humberto Tozzi che, di lì a poco, inizierà un lunghissimo braccio di ferro con la società che lo porterà ad essere ceduto al Torino. Il pontificato di Papa Giovanni XXIII, come è noto, non duro tantissimo: meno di 5 anni, dal ’58 al ’63. Gli incontri in Vaticano – con le più svariate delegazioni – non furono numerosi: ecco perché la foto riveste una importanza storica.