di Giorgio Bicocchi
La Lazio e la montagna: un connubio inevitabile considerato il fatto che il simbolo della società è l’aquila, abituata a volare in cima alle vette. Lo Sci Club divenne dapprima (era il 2002) una costola del Circolo Canottieri, adagiato sulle rive del Tevere, una sorta di sacrario della lazialità per la passione comune verso i colori sociali laziali, che accomuna gran parte degli iscritti.
Poi, quattro anni piu’ tardi, ecco l’ingresso ufficiale nell’ambito della Polisportiva. Con gli sci ai piedi e l’aquila nel cuore, gli iscritti alla sezione sono soliti, soprattutto nel week-end, darsi appuntamento in località sciistiche come il Terminillo, Ovindoli, Campo Felice, Rocca Raso, Campo Staffi. Allenandosi, provando nuovi percorsi, in piena sintonia con la natura e il fascino dell’alta quota. Alcuni soci della sezione sono riusciti a portare i colori sociali anche sulle nevi degli Stati Uniti, del Canada, della Norvegia oppure, d’estate, sulle cime delle montagne del Sud America, regno incontrastato delle aquile.
Il palmares della Lazio Sci, sezione che non raggiunge neppure i dieci anni di vita, non è ricchissimo di trofei ma la società, in campo regionale, vanta una sua già solida tradizione, avendo colto successi e piazzamenti. Un occhio di riguardo è rivolto anche ai piu’ giovani, che magari abbinano la passione per la montagna a quella per la Lazio: la sezione, infatti, organizza una serie di attività stagionali finalizzate all’apprendimento della tecnica, propedeutica, ovviamente, all’agonismo e alla partecipazione a circuiti regionali e nazionali.